Tutto quello che c’è da sapere per viaggiare in Cina nel 2024
Per i cittadini italiani dal 1° dicembre 2023 fino al 31 dicembre 2025 sarà possibile fare un viaggio in Cina senza visto, per un massimo di 15 giorni. Quindi perché non approfittarne?
Le domande ricevute sul nostro viaggio in Cina sono state veramente tante. Abbiamo, quindi, deciso di raccoglierle e fare un articolo dettagliato rispondendo ad ogni dubbio.
Un paio di settimane per vedere uno dei Paesi più grandi al mondo sono chiaramente poche, ma sufficienti per capire come muoversi, come prenotare le visite ai numerosi siti UNESCO, come connettersi ad Internet al di fuori della serrata rete cinese, e tanto altro.
Quando viaggiare in Cina
La Cina, grande quanto l’Europa, presenta un clima molto variegato. Possiamo dire che è preferibile fare un viaggio in Cina nel periodo autunnale tra settembre e novembre o in primavera nei mesi di aprile e maggio. Dipende poi dalla regione che intendi visitare.
La primavera è mite, anche se non è esclusa qualche pioggia. Le estati, invece, sono particolarmente calde ed afose, con piogge e monsoni nella parte centro-meridionale della Cina. Gli inverni sono molto rigidi soprattutto al Nord come nella zona di Pechino.
I mesi migliori per visitare Pechino e Shanghai sono aprile-maggio e settembre-ottobre, da evitare i mesi estivi dove le temperature sono elevate. I mesi migliori per viaggiare a Sud sono ottobre e novembre, evitando l’inizio di ottobre perché presenta ancora il rischio di tifoni.
Ottobre, novembre e la maggior parte di dicembre vanno bene anche per visitare Hong Kong, durante questo periodo solitamente il cielo è quasi sempre sereno. Da giugno ad agosto invece il caldo e la pioggia saranno all’ordine del giorno.
Il Nord-est freddo ed il Nord-ovest desertico, entrambi caldi in estate, possono essere visitati a maggio e a settembre.
Noi abbiamo visitato la Cina dal 12 al 26 marzo 2024. Il clima è stato piuttosto mite e soleggiato, tranne a Guilin dove abbiamo trovato per la maggior parte dei giorni solo pioggia.
Requisiti di accesso per un viaggio in Cina
Per i cittadini italiani dal 1° dicembre 2023 fino al 31 dicembre 2025 sarà possibile viaggiare in Cina senza visto, fino ad un massimo di 15 giorni. Cosa chiedono ai controlli in Cina? Oltre al passaporto con più di sei mesi di validità residua, ci hanno chiesto essenzialmente due cose: il nostro itinerario di massima (per sicurezza fatti lo screenshot delle prenotazioni degli hotel) e il volo di uscita dal paese.
Come per gli altri paesi extra europei, sul modulo di dichiarazione all’entrata nella nazione oltre ai tuoi dati anagrafici, indirizzo di casa e occupazione, basterà scrivere il nome e l’indirizzo del primo hotel in Cina in cui alloggerai (non tutta la lista). Contrariamente a quanto ci aspettavamo i controlli in aeroporto sono stati più rapidi e scialli del previsto.
Per essere sempre aggiornato sul paese in cui intendi viaggiare consulta il sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it o scarica l’app Viaggiare Sicuri.
App utili per un viaggio in Cina
Prima di partire per un viaggio in Cina ti consigliamo di installare sul tuo smartphone alcune app che saranno essenziali per muoverti, navigare in internet, pagare, prenotare ed eventualmente messaggiare con l’hotel o le guide locali in questo paese. Ecco quali sono.
WeChat e Alipay: app di pagamento, messaggistica e prenotazione
La prima cosa da fare, comodamente dal divano di casa tua, prima di partire per un viaggio in Cina è scaricare le applicazioni di pagamento e messaggistica cinese: WeChat e Alipay.
Molti ti diranno che è necessario farsele attivare da un utente che usa WeChat o Alipay da almeno sei mesi, non è così. Una volta scaricate basterà seguire le indicazioni richieste dalle app ed inserire una carta di credito, noi abbiamo usato una Revolut. Non è necessario avere il numero cinese, lo potrai inserire una volta comprata la SIM cinese, inizialmente basterà inserire quello italiano.
Posso scaricare solo una delle due? Secondo la nostra esperienza no. WeChat è la più gettonata sia per i pagamenti che per le prenotazioni online, ci è capitato però, che in alcuni casi non funzionasse o fosse richiesto il pagamento solo tramite Alipay, quindi è consigliato averle entrambe. Non preoccuparti se in Italia le app non funzionano del tutto, ad esempio se provi a fare delle prenotazioni, andranno al 100% solo una volta all’interno della rete cinese.
In questi articoli troverai indicazioni utili sull’utilizzo di WeChat e Alipay.
È possibile pagare con la carta di credito? No, i pagamenti avvengono solo tramite WeChat o Alipay, ed in alcuni casi sono accettati anche i contanti.
Mappe online e offline
Google in Cina è censurato, quindi scordati di utilizzare Google maps per spostarti nel paese. O meglio ha solo il servizio mappe, che molto spesso contengono errori grossolani, e la tua posizione non corrisponde mai al vero.
Se possiedi un iPhone ti consigliamo di utilizzare l’app Mappe di iPhone, davvero ottima e precisa, in caso contrario ti suggeriamo maps.me. È un’app gratuita che permette di scaricare mappe offline sul proprio smartphone. Un’ottima risorsa per trovare strade e indirizzi anche senza connessione dati o Wi-Fi, ti basterà avere il GPS attivato.
Per chi non ha mai usato maps.me, in sintesi tutti i pulsanti dell’app si trovano in basso. Cliccando sull’icona delle impostazioni (in basso a destra) e poi su “Scarica le mappe”, si possono scegliere le mappe da scaricare digitando nel campo di ricerca il nome della città, della provincia, della regione o della nazione. Noi, per esempio, abbiamo scaricato le mappe delle regioni di Guangxi, Hebei e Sichuan.
Queste sono le app che abbiamo utilizzato per muoverci in Cina, entrambe molto precise e affidabili. Indicano esattamente il numero di fermate, il nome della stazione in cui cambiare/scendere, quale uscita della metro prendere, il numero dell’autobus e i costi. Insomma, tutto quello di cui hai bisogno di sapere per spostarti.
In alternativa si può utilizzare Baidu Maps, corrispondente cinese di Google maps, il più ampio e diffuso servizio di mappatura disponibile nel paese. Non avendolo utilizzato, però, non sappiamo dirti se sia valido o meno, è comunque un’altra opzione alle due app scritte sopra.
Scaricare queste app è un’altra cosa da fare prima di partire per il tuo viaggio in Cina.
Internet: quale VPN scaricare e quale SIM acquistare
In Cina avere internet è fondamentale, sia per spostarsi che per pagare. Una volta passati i controlli di sicurezza e ritirati i bagagli, ti consigliamo di trovare un rivenditore di SIM e acquistarne una. Le compagnie telefoniche principali sono due: China Unicom e China mobile. Noi abbiamo optato per la prima semplicemente perché in aeroporto abbiamo trovato aperto questo rivenditore. Ci siamo trovati bene, la connessione è buona e prende ovunque, tranne in treno dove internet fatica a funzionare. Per 15 giorni abbiamo pagato 20€ a persona.
Una volta connesso non aspettarti di poter navigare in internet o avvisare a casa, tramite Whatsapp, di essere giunto a destinazione. Come detto sopra Google e anche Whatsapp in Cina sono censurati.
Come faccio a navigare in internet senza restrizioni? Scarica una VPN anche se in Cina è illegale. Il “Great Firewall” del governo cinese pone un rigoroso blocco che censura alcuni dei siti e delle app più popolari. Avere una VPN è fondamentale per proteggere i propri dati quando si accede a reti pubbliche non sicure, da anni infatti usiamo NordVPN. Spoiler: in Cina non funziona.
Informazioni utili
Ti consigliamo di scaricare gratuitamente l’app VPN cat, esiste solo per lo smartphone e non per PC. I paesi da cui ci si può connettere sono pochi (l’Italia ad esempio non c’è), noi abbiamo sempre optato di navigare dalla Germania o dall’Inghilterra (per iOS disponibile nell’App Store, mentre per Android qui).
Se hai un’altra VPN ricordati di disconnetterla, potrebbe andare in conflitto con VPN cat non facendoti navigare. A volte succede che si disconnetta da sola, se internet non funziona controlla quindi di essere connesso. In alternativa a VPN cat puoi utilizzare queste VPN gratuite: Shadowrocket o Proton VPN.
Altre VPN valide a pagamento sono ExpressVPN o Surfshark. Non le abbiamo usate personalmente ma abbiamo conosciuto altri viaggiatori che le utilizzavano, e si sono trovati bene. Per 15 giorni, secondo noi, basta scaricare quella gratuita.
Whatsapp o altri social funzionano normalmente mentre Google è comunque, in parte, limitato.
App per gli spostamenti
Per prenotare tutti gli spostamenti durante il nostro viaggio in Cina abbiamo usato esclusivamente l’app trip.com, se non vuoi scaricare l’app puoi usare direttamente il loro sito internet. Non c’è molto da aggiungere, l’utilizzo dell’app è davvero molto facile e intuitivo. Basterà inserire la data, le stazioni di partenza e arrivo e scegliere l’opzione che più fa per te.
É possibile comprare i biglietti anche in stazione, ma data la grande barriera linguistica, abbiamo preferito usare trip.com. I prezzi sono leggermente più alti rispetto all’acquisto diretto, ma si tratta di una minima percentuale. Inoltre, devi considerare il costo della tratta da/per la stazione per comprare il biglietto in anticipo, quindi l’uso dell’app è sicuramente più conveniente.
Il nostro consiglio è di acquistare il biglietto almeno un paio di giorni prima della partenza così da assicurarsi la prenotazione. In Cina vivono quasi 1,5 miliardi di persone quindi i biglietti potrebbero finire in fretta.
App per prenotare le attrazioni
La Cina conta 59 siti patrimoni UNESCO, al secondo posto dopo l’Italia, è uno dei paesi più grandi al mondo e ha un territorio di 9.596.900 km². Come puoi immaginare, le cose da vedere sono veramente tante e non basterebbe un’intera vita per vedere tutto, figurati in sole due settimane.
Tutte le attrazioni visitate sono state prenotate almeno uno o due giorni prima. Scordati di arrivare all’ingresso senza un biglietto riservato, come detto in precedenza le persone in Cina sono davvero tante e i biglietti, anche in questo caso, finiscono in fretta.
Essenzialmente abbiamo prenotato tutto tramite l’app trip.com, il sito civitatis.com oppure WeChat, ad esclusione di piazza Tienanmen. trip.com e civitatis.com sono due piattaforme in italiano molto facili e intuitive nell’utilizzo. Per quanto riguarda WeChat, il nostro consiglio è quello di farsi aiutare da qualcuno che sappia il cinese, che sia un passante o il receptionist dell’hotel. L’app di WeChat, nel caso venga utilizzata per le prenotazioni, è esclusivamente in cinese. A meno che tu non voglia fare gli screenshot per poi tradurli su Google translate, ti consigliamo di farti aiutare da qualcuno. La procedura sarà più rapida e non rischierai di sbagliare.
Un’altra nota di attenzione: per prenotare tramite WeChat occorre inserire il proprio numero cinese.
Come spostarsi in Cina
Le città e le distanze in Cina sono enormi, tuttavia la rete di collegamento è davvero molto efficiente, e spostarsi da un punto ad un altro non è complicato. S’intende per le principali città, logicamente se vuoi raggiungere località più remote la faccenda si complica.
Come vi siete spostati? È una delle domande più frequenti che abbiamo ricevuto. In città ci siamo sempre spostati in metro (mezzo più comodo, veloce ed economico) o autobus per le lunghe distanze, e a piedi per brevi tratti; mentre da una città all’altra esclusivamente con i treni, sia locali che veloci. In alternativa al treno, per le lunghe distanze, puoi optare di spostarti in aereo.
Molti ci hanno chiesto quali linee abbiamo preso e gli orari, ma non possiamo rispondere con esattezza a queste domande. Le distanze da un punto ad un altro, anche nella stessa città, sono enormi quindi dirti con precisione quale linea metro prendere è impossibile, tutto dipende da dove ti trovi. Le corse delle metro sono molto frequenti, circa ogni 2 minuti per le linee più gettonate e ogni 5/7 minuti per quelle meno richieste. Spostarsi in metro o autobus è davvero molto economico, i prezzi, logicamente, variano in base alla distanza. In linea di massima partono dai 3 Yuan (0,40 cent) ai 7 Yuan (0,90 cent). Grazie alle app scritte sopra, comunque, non avrai problemi a muoverti, sono molto chiare e precise.
Se te lo stai chiedendo, nelle stazioni, alle macchinette automatiche e in metro ci sono le scritte e le mappe sia in cinese che in inglese, quindi capire dove andare e a quale stazione scendere non è per nulla complicato.
Come spostarsi a Pechino
Noi siamo arrivati all’aeroporto internazionale Pechino-Daxing, secondo aeroporto internazionale della capitale cinese, che dista circa 50 km da Pechino città. La linea dell’aeroporto Pechino-Daxing collega l’aeroporto alla stazione di CaoQiao, situata nella parte meridionale della città; interscambio fondamentale per la linea 10 e la linea 19.
I trasferimenti tra l’aeroporto di Pechino-Daxing e il centro della città tramite queste linee sono abbastanza rapidi, facili, puntuali ed economici.
Una volta giunto a CaoQiao non ti resta che prendere la metro per il tuo alloggio.
A Pechino è possibile comprare una tessera ricaricabile per i trasporti, la Beijing Transportation Smart Card. Si tratta di una carta prepagata ricaricabile (come l’Oyster Card di Londra) che può essere utilizzata comodamente per pagare la metropolitana, l’Airport Express, gli autobus urbani e alcuni taxi (quelli con il segno di “Welcome to use IC Card”). Attenzione, per l’acquisto occorre associare a WeChat o Alipay una carta cinese, ed in contanti non è possibile comprarla.
In ogni caso per una permanenza a Pechino di qualche giorno, secondo noi, non è necessario acquistarla. La metro è economica, e comprare i biglietti alle macchinette automatiche è davvero facilissimo, sia a Pechino che nelle altre città.
Come spostarsi a Xi’an, Chengdu, Leshan e Guilin
Xi’an, Chengdu, Leshan e Guilin sono le altre quattro città che abbiamo deciso di visitare durante il nostro viaggio di 15 giorni in Cina. Gli spostamenti sono stati fatti in base alle attrazioni che volevamo vedere. Magari tu sei interessato ad altro e decidi di spostarti in bus dove noi abbiamo girato a piedi. Up to you!
A Xi’an e Chengdu ci siamo spostati in metro dalla stazione ferroviaria alla stazione della metro più vicina ai nostri ostelli, e a Xi’an anche per raggiungere il quartiere musulmano.
Per quanto riguarda Leshan e Guilin, invece, ci siamo spostati esclusivamente a piedi e dalla stazione ferroviaria al nostro ostello, e viceversa, tramite un autobus. Non hanno la metro. L’autobus costava 4 Yuan a persona, e dato che non si capiva bene come pagare, gli autisti ci hanno sempre offerto le corse.
Della serie “non voglio sbattimenti con questi turisti”, in ogni caso gesto davvero gentile e molto apprezzato.
Come ci siamo spostati da una città all’altra durante il nostro viaggio in Cina
Premessa: molti ci hanno chiesto da quali stazioni fossimo partiti, gli orari e i costi, quindi queste info sono il frutto della nostra esperienza. Abbiamo sempre cercato di viaggiare il più low cost possibile sfruttando in maniera sensata le poche giornate a disposizione. Le opzioni di spostamento, logicamente, sono infinite.
Il mezzo che abbiamo utilizzato per spostarci da una città all’altra è stato esclusivamente il treno, sia veloce che locale. Qui di seguito troverai in dettaglio tutti gli spostamenti con le relative stazioni, gli orari e i costi.
Pechino – Xi’an: per questo lungo spostamento, più di 1000 km, abbiamo optato di viaggiare a bordo di un treno notturno evitando così di pagare la notte in hotel.
La stazione è Beijing West con partenza alle ore 18:33 e arrivo a Xi’an alle 07:35 del mattino seguente; il costo totale per due biglietti è di 65,89€. Treno notturno.
Xi’an – Chengdu: la stazione è Xi’an North con partenza alle 09:02 e arrivo a Chengdu East alle 12:23; il costo totale per due biglietti è di 67,18€. Treno veloce.
Chengdu – Leshan: la stazione è Chengdu East alle 10:00 e arrivo a Leshan alle 10:52; il costo totale per due biglietti è di 13,82€. Treno locale.
Leshan – Guilin: la stazione è Leshan con partenza alle 11:15 e arrivo a Guilin West alle 16:31; il costo totale per due biglietti è di 108,88€. Treno veloce.
Per l’ultimo spostamento, dall’hotel all’aeroporto internazionale di Guilin Liangjiang (KWL), abbiamo deciso di farci chiamare un taxi direttamente dal nostro alloggio per un costo totale di 11,54€.
Cosa vedere in un viaggio in Cina
Premessa: per entrare in qualsiasi attrazione, piazza o museo che sia, portati sempre appresso il passaporto. Lo richiedono e lo scansionano letteralmente ovunque. Le prenotazioni vengono associate al tuo numero di passaporto, e all’entrata dei vari siti ti verrà scannerizzato. Quasi mai, infatti, verrà rilasciato un biglietto al momento dell’acquisto.
Anche in questo caso, come per gli spostamenti, dipende da cosa vuoi dal viaggio, cosa ti interessa fare e vedere, come vuoi distribuire i giorni nelle varie città.
Cose visitate durante la nostra permanenza di 15 giorni in Cina, tutto quello che abbiamo fatto lo trovi qui sotto.
PECHINO
Iniziamo il nostro viaggio in Cina da Pechino, capitale della Cina e città a cui abbiamo dedicato più tempo.
Piazza Tienanmen
È sicuramente una delle prime cose da visitare a Pechino. È la grande piazza vicino al centro, chiamata così per la Tienanmen posta al suo Nord, che la separa dalla Città Proibita. Questo monumento fu costruito nel 1417, con il nome di Chengtianmen; alla fine della dinastia Ming venne gravemente danneggiato. È tristemente nota per essere stata teatro di una serie di manifestazioni di massa a Pechino iniziate il 15 aprile 1989 e culminate con il massacro di piazza Tienanmen del 4 giugno, sempre dello stesso anno, quando l’esercito cinese aprì il fuoco sui manifestanti con fucili e carri armati.
Informazioni utili
L’ingresso è gratuito ma va prenotato almeno un giorno prima tramite WeChat oppure scansionando un QR Code posto su un tabellone a qualche metro di distanza dalle transenne d’entrata alla piazza. Noi abbiamo prenotato tramite questo codice QR, essendo tutto in cinese ci siamo fatti aiutare da una delle guardie poste a vigilare la zona.
Al momento della prenotazione dovrai scegliere un orario, anche letteralmente a caso (a noi ha fatto scegliere le 4 del mattino), e presentarti quando vuoi.
Città Proibita
La Città Proibita è situata di fronte a piazza Tienanmen, quindi ti consigliamo di visitarle entrambe lo stesso giorno. È stata il palazzo imperiale delle dinastie Ming e Qing. Fu costruita tra il 1406 e il 1420, per quasi cinque secoli fu l’abitazione di imperatori e delle loro famiglie, e fu usata come centro cerimoniale e politico dal governo cinese. Il complesso con i suoi 980 edifici, 8707 camere e 720000 m², ne fanno il più grande palazzo del mondo. Dal 1987 è entrata a far parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
Informazioni utili
L’ingresso costa circa 5€ a persona, prenotato rigorosamente un giorno prima tramite WeChat. Al contrario di piazza Tienanmen, dovrai presentarti all’entrata all’orario esatto che hai selezionato. Il complesso è davvero enorme, e la visita ti occuperà almeno due o tre ore.
Parco Jingshan
Il Parco Jingshan è situato di fronte all’uscita Nord della Città Proibita, sull’asse centrale di Pechino. Ti consigliamo di visitare questo sito nello stesso giorno in cui visiterai i due luoghi descritti sopra, infatti ti basterà attraversare la strada per accedervi. Da qui puoi ammirare un bellissimo panorama dall’alto sulla Città Proibita. In origine era un giardino imperiale delle dinastie Yuan, Ming e Qing, ora adibito a parco pubblico. Si tratta di una collina artificiale alta più di 40 metri costruita con il materiale ricavato dagli scavi per la realizzazione dei fossati intorno alla Città Proibita.
Informazioni utili
Il costo d’ingresso è di 0,20 cent a testa. In questo caso è possibile acquistare i tickets direttamente all’entrata.
Nella zona di piazza Tienanmen è possibile visitare anche il mausoleo di Mao Zedong e il Museo nazionale della Cina. Personalmente non siamo entrati, ma se sei interessato nei dintorni ci sono anche queste due opzioni.
Palazzo d’Estate
È il giardino imperiale meglio conservato al mondo e il più grande nel suo genere ancora esistente nella Cina moderna. Il Palazzo d’Estate ha come centro la Torre della Fragranza di Buddha, possiede un territorio di oltre 290 ettari e al centro si trova il Lago Kunming, che da solo occupa un terzo del terreno.
Un tempo veniva utilizzato come giardino imperiale. Il Palazzo d’Estate divenne, infatti, un piacevole diversivo che la dinastia Qing usava per fuggire dal caldo estivo della Città Proibita. Nel 1998 il Palazzo d’Estate venne incluso nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Informazioni utili
L’ingresso lo abbiamo prenotato un giorno prima tramite WeChat (facendoci aiutare dal ragazzo dell’hotel) ad un prezzo di circa 2,50€ a persona. Il Palazzo si trova ad una quindicina di chilometri fuori dal centro di Pechino, quindi se alloggi nei primi tre anelli della capitale considera almeno un’ora per arrivarci. È un complesso enorme che richiede una visita di una mezza giornata.
Un consiglio: non fermarti agli edifici principali ma fai il giro attorno al lago, è una passeggiata davvero rilassante di circa 6/7 km dove ammirare il Palazzo da un’altra prospettiva.
Queste sono le cose principali viste durante il nostro soggiorno di 5 giorni a Pechino. Le cose da vedere sono ancora tantissime, ma abbiamo deciso di dedicare parecchio tempo a ciascuna di esse e non vedere tutto in fretta e furia.
Altre zone da non perdere nel centro di Pechino
Viale Wangfujing
È una delle strade più frequentate di Pechino. Una via piena di negozi e locali, è l’ideale per lo shopping e per immergersi nella vita quotidiana della città.
Hutong di Pechino
Sono un labirinto di vicoli e strette vie fra gli edifici storici del centro. Ci si tuffa nell’antica Pechino, dove la vita scorre lenta e isolata dal caos della metropoli circostante. Il modo più autentico per conoscere e immergersi nella vita tradizionale e autentica di Pechino è, quindi, esplorare gli hutong. Le vie si possono visitare a piedi o su un tipico risciò.
Torre della campana e Torre del Tamburo
Sono poste una di fronte all’altra, in uno degli hutong storici di Pechino. Furono erette durante la dinastia Ming e anticamente venivano utilizzate per scandire il tempo, grazie ai venticinque tamburi contenuti nella Torre del Tamburo e alla campana di bronzo nell’altra. Itamburi suonano ancora oggi per quindici minuti, quattro volte al giorno. La campana, invece, tace dal 1924.
The Beijing Panjiayuan Flea Market
È uno dei mercati di antiquariato più popolari in Cina. Un mercato enorme dove si possono trovare migliaia di articoli in bambù, porcellana come tazze, tazzine e teiere, di giada, monete antiche, dipinti e tanto altro. È aperto tutti i giorni, e l’ingresso è gratuito. Molto consigliato per osservare spaccati di scene quotidiane, luogo poco frequentato dai turisti occidentali.
Beijing Central Business District
È la zona centrale degli affari di Pechino, denominata anche CBD di Pechino. È uno dei quartieri centrali degli affari e l’area principale per la finanza, i media e i servizi alle imprese della capitale cinese. Il CBD di Pechino occupa quasi 4 km² del distretto di Chaoyang sul lato Est della città, ed è in continua espansione.
La Grande Muraglia Cinese
Il motivo principale che ci ha spinto a fare questo viaggio in Cina è stato proprio quello di vedere la Grande muraglia cinese. Un sogno che avevamo nel cassetto da tempo, e che è andato oltre ogni aspettativa.
La Grande muraglia cinese è lunga ben 8850 km, di cui 6200 km di mura vere e proprie, 350 di trincee e 2300 di difese naturali. Si estende dal passo Jiayu a Ovest del Paese fino al mare nel passo Shanhai, per poi terminare in Manciuria.
Se la vogliamo considerare nel suo pieno sviluppo, comprese quindi tutte le sezioni e le loro ramificazioni (anche quelle del passato), allora possiamo azzardarci a dire che il complesso della Grande muraglia cinese arrivi a 21196 km, 16 volte la lunghezza dell’Italia!
La sua costruzione è iniziata durante la dinastia Qin, nel 200 a.C, e ha continuato ad espandersi fino al XVII secolo d.C. con la dinastia Ming.
È una delle opere architettoniche più grandi realizzate dall’uomo, e dal 2007 è entrata a far parte delle sette meraviglie del mondo moderno.
Informazioni utili
Partiamo dal presupposto che la Muraglia è un’opera enorme, e c’è la possibilità di vederla in tante sezioni differenti. Avendo i giorni contati, però, abbiamo optato (dopo ore di ricerca nel Web e negli uffici turistici di Pechino) di partecipare ad un tour organizzato. Solitamente evitiamo tali escursioni, ma questa dobbiamo dire essere stata di nostro gradimento. Super consigliata, con il giusto tempo libero e con la guida che parlava un buon inglese, cosa non scontata in Cina.
La prenotazione l’abbiamo fatta tramite il sito civitatis.com, già utilizzato durante il nostro viaggio in Svezia. Le opzioni proposte per la Grande muraglia sono svariate, quindi scegli quella che più ti piace.
Qui ti lasciamo il link all’escursione scelta da noi: https://www.civitatis.com/it/pechino/escursione-muraglia-cinese/.
Una volta aperto il link troverai tutte le specifiche, cosa include e cosa non, ed il prezzo. Il giorno prima la guida ti scriverà su WeChat per accordarsi sul punto di ritrovo e fare tutte le raccomandazioni del caso.
Dove vedere la Muraglia cinese nei dintorni di Pechino
Mutianyu e Badaling sono le sezioni più popolari e vicine a Pechino, di conseguenza anche le più frequentate. Altre sezioni come Jinshanling, Jiankou e Simatai si trovano in zone più “scomode” fuori dalle solite rotte turistiche, meno frequentate, un po’ più macchinose e dispendiose nel raggiungerle.
Noi l’abbiamo visitata a Mutianyu tra la sezione 15 e 20, a sinistra rispetto all’uscita dalla funivia. Il tratto più bello del sito, a parer nostro. È possibile salire a piedi, ma dato che non avevamo abbastanza tempo, abbiamo deciso di prendere la funivia pagando un extra di circa 17€ a persona andata e ritorno. La funivia costeggia il lato occidentale della Muraglia, ed è un vero spettacolo ammirarla dall’alto.
Proseguendo a destra dell’uscita dalla funivia, invece, è possibile scendere al parcheggio tramite un toboga. Come per la funivia, anche per lo scivolo, il costo non è incluso nel pacchetto dell’escursione.
La funivia e il toboga li pagherai direttamente alla guida sulla corriera tramite WeChat o Alipay. Una volta sul posto avrai circa 3 ore di tempo libere per goderti la muraglia cinese.
Il costo totale comprensivo di tour guidato (con pranzo incluso) e funivia ci è costato circa 47€ a persona.
Dove dormire a Pechino?
Pechino offre migliaia di soluzioni dalle più economiche a quelle più costose. L’hotel in cui abbiamo scelto di alloggiare è il Zhong An, si trova vicino alla stazione dei treni di Beijing East e alla stazione della metro di Chongwenmen. La posizione centrale è perfetta, lo staff gentile e la camera molto pulita dotata di ogni comfort. I ragazzi della reception non parlano inglese ma usano un ottimo aggeggio per la traduzione, comunicare non sarà difficile. Annesso all’hotel c’è anche un ristorante dove dicono si mangi molto bene.
XI’AN
Xi’an è il capoluogo della provincia dello Shaanxi. È una delle città più importanti nella storia della Cina, ha più di 3100 anni di storia e rappresenta la fine più orientale della Via della Seta. Inoltre è anche la più grande e sviluppata città nel centro della Cina nord-occidentale posizionandosi tra le prime città cinesi per popolazione. Questa città ci è piaciuta davvero molto ma purtroppo, avendo i giorno contati, le abbiamo dedicato solo una giornata. Qui sotto trovi l’itinerario di cosa fare in un giorno.
Esercito di Terracotta
La prima cosa che viene in mente pensando a Xi’an è sicuramente il suo famosissimo Esercito di Terracotta. Una delle opere imperdibili per chiunque si rechi in Cina, e una delle scoperte archeologiche più importanti del secolo scorso.
L’Esercito è composto da migliaia di statue di terracotta a grandezza naturale, facendo da guardia, sottoterra, per oltre due millenni alla tomba del primo imperatore della Cina, Qin Shi Huang. Si pensava che anche da morto avrebbe conservato il suo ruolo da condottiero e che quindi avesse avuto bisogno di un esercito a sua disposizione.
Fu scoperto per caso nel 1974 da un gruppo di contadini che stavano scavando un pozzo. Gli archeologici, in uno spazio grande quanto un campo da calcio, trovarono oltre 8000 statue di soldati, 130 cocchi trainati da 520 cavalli e altri 150 cavalli. Gli scavi continuano tutt’oggi e le scoperte sembrano non finire.
Informazioni utili
La prenotazione va fatta, come al solito, almeno un giorno prima (noi tramite WeChat), e l’ingresso costa circa 15€ a testa. Il sito è davvero molto affollato, e onestamente ce lo siamo goduti poco. Un paio di ore sono sufficienti per la visita al complesso.
Come arrivare: dalla stazione Huaquingchi sali sul bus numero 613 che in una mezzora ti porterà direttamente all’entrata del sito. La corsa singola costa 10 Yuan (1,30€), e circa ogni 20 minuti ce n’è una. Se non vuoi prendere l’autobus, in alternativa, alle fermate ci sono anche dei taxi.
Quartiere musulmano Huiminjie di Xi’an
Dopo la visita all’Esercito di Terracotta, il nostro consiglio è quello di perdersi tra i vicoli del quartiere musulmano Huiminjie di Xi’an. In Cina ci sono 56 etnie diverse, e al gruppo di minoranze etniche appartengono anche gli Hui, gli abitanti di questo sobborgo. È abitato da circa ventimila musulmani, e qui è possibile trovare anche diverse moschee, tra cui la Grande Moschea. Huiminjie ci è davvero piaciuto, e per certi versi non sembrava nemmeno di essere in Cina ma in uno dei tanti pittoreschi mercati del Sud-est asiatico.
Huiminjie è il quartiere più conosciuto della città. Famoso per lo street food, gli odori, i sapori, e per i vicoli caratteristici stracolmi di prodotti di ogni genere. Abbiamo assaggiato tantissimi prodotti tipici, e se sei vegetariano non faticherai a trovare del cibo che fa per te.
Come arrivare: puoi prendere la linea 2 della metro, scendere alla stazione Zhonglou della Torre dell’orologio, e uscire all’uscita B.
Mura della Città di Xi’an
Le antiche Mura della Città si estendono attorno alla città vecchia, e sono una delle attrazioni più famose di Xi’an. Oggigiorno questo muro rappresenta una delle mura cinesi più antiche e meglio conservate, oltre ad essere uno dei più grandi sistemi difensivi militari antichi al mondo.
Informazioni utili
L’ingresso Sud e quello Nord sono le due entrate principali alla città interna. Vi consigliamo di passeggiare sulle Mura al tramonto quando iniziano ad accendere le lanterne rosse; l’ingresso costa all’incirca 7€, e per chi lo volesse è possibile partecipare ad alcuni spettacoli tradizionali.
Dove dormire a Xi’an?
A Xi’an abbiamo alloggiato in un bellissimo e giovanile ostello, uno dei migliori alloggi in Cina. Il suo nome è Sifang Space Hostel, unica nota di attenzione se viaggi in coppia le camerate femminili e maschili sono separate. La posizione è ottima a pochi passi dalla metro Tiyuchang linea 2, la ragazza della reception parla un po’ di inglese.
CHENGDU
Chengdu è il capoluogo della provincia del Sichuan, a Sud-ovest della Cina. Conta oltre 14 milioni di abitanti ed è uno dei centri economici più importanti del paese. La storia di questa città si pensa risalga al IV secolo a.C., quando fu capitale del Regno Shu. La città è nota per essere la sede del rinomato Chengdu Research Base of Giant Panda Breeding, un centro di conservazione e allevamento, dove è possibile osservare nel loro habitat naturale sia i panda giganti che i panda rossi. Chengdu è una città enorme e le cose da vedere sono parecchie, noi però avendo il tempo tirato gli abbiamo dedicato solo una mezza giornata. Per quel poco che abbiamo visto la sera ci è sembrata una bella città molto viva e curata, e ci è dispiaciuto non averla potuta visitare maggiormente.
Chengdu Research Base of Giant Panda Breeding
A circa 40 minuti di autobus fuori dal centro città si trova il Chengdu Research Base of Giant Panda. Motivo di visita per tantissimi turisti, noi inclusi, che ogni anno affluiscono verso quella che è ritenuta la vera casa del panda gigante cinese.
Informazioni utili
Il centro è aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 18, ti consigliamo di arrivare al mattino quando i panda sono più attivi; inoltre il centro è davvero grande quindi considera una visita di una mezza giornata.
Il biglietto lo abbiamo comprato il giorno stesso tramite WeChat non appena arrivati in ostello facendoci aiutare da Checco, un ragazzo italo-cinese trovato lì per caso. Il costo del biglietto è di circa 7€ a testa. È possibile fare il ticket anche all’ingresso, ma onestamente non volevamo arrivare all’entrata e poi magari essere rispediti indietro (siamo arrivati a metà pomeriggio).
Come arrivare: i modi per arrivarci sono molteplici, ma secondo la nostra esperienza l’autobus è l’opzione migliore. È economico (costa 10 Yuan a testa – 1,30€) e porta direttamente all’ingresso principale del centro di ricerca dei panda giganti.
Gli autobus che si possono prendere sono i numeri 87, 198, 198a, o 655 per la stazione di Xiongmao Jidi. Noi abbiamo optato per salire su uno dei tanti autobus senza numero che fanno esclusivamente la tratta Chengdu – centro dei panda. Sono riconoscibili grazie alle scritte e alle figure dei panda sulla carrozzeria. Nota: siamo entrati dall’ingresso principale e usciti a Sud. Non avere paura gli autobus si trovano ad ogni uscita riportandoti al centro città (zona Tianfu Square e dintorni).
Per quanto riguarda la metro, invece, prendi la linea 3 e scendi alla stazione di Dong Wu Yuan.
Dove dormire a Chengdu?
Anche per Chengdu abbiamo optato per dormire in un ostello, camerate separate tra maschi e femmine. Il nome è Chengdu Desti Youth Park Hostel, si tratta di una catena che si trova anche a Xi’an. Alloggio consigliato, molto pulito e confortevole. I ragazzi che lo gestiscono sono molto gentili e parlano un buon inglese.
LESHAN
Leshan è una città situata a meno di un’ora di treno da Chengdu, conta più di tre milioni e mezzo di abitanti ed è famosa per il Buddha gigante. La città non ci è piaciuta affatto, ci è parsa una città piuttosto anonima. È possibile fare una gita in giornata da Chengdu senza necessariamente dormire una notte lì.
Buddha gigante di Leshan
Il Buddha gigante di Leshan è la più grande statua di pietra del Buddha al mondo. La costruzione della statua iniziò nel 713 d.C. per volontà di un monaco cinese di nome Haitong. La leggenda narra che questo Buddha venne fatto costruire per calmare le acque turbolenti dei fiumi che affliggevano le navi mercantili di passaggio in quel punto. Quando i fondi per la realizzazione scarseggiarono il monaco si cavò gli occhi per dimostrare la sua buona fede, novant’anni dopo i suoi discepoli finirono l’opera. Si dice che le pietre ricavate dalla costruzione di Buddha e finite in acqua abbiano deviato lo scorrere dei fiumi, calmando le loro acque e rendendo la navigazione più sicura.
Informazioni utili
Dalla stazione di Leshan prendere l’autobus K1 fino all’ingresso del sito (il bus ci è stato offerto perché non capivamo come far funzionare il QR Code, il prezzo è di 4 Yuan). Il costo del biglietto è di circa 10€ a testa, comprende la visita al Giant Buddha e la navetta fino alla scalinata iniziale. Il ticket lo abbiamo comprato direttamente in loco e non in anticipo, pagando con WeChat.
Se vuoi vedere altre statue di Buddha o dei templi occorre pagare un’extra. Onestamente ci aspettavamo qualcosa in più, la statua è molto bella ed il contesto in cui si trova è particolare, prezzo un po’ eccessivo per ciò che offre il sito e la maleducazione della gente non ci ha fatto assaporare il luogo (quest’ultima cosa non dipende dall’attrazione in sé ma è solo ciò che abbiamo vissuto). È possibile inoltre fare una crociera sul fiume, così da ammirare da un’altra prospettiva il Buddha, vista la quantità di gente l’abbiamo evitata.
Dove dormire a Leshan?
Abbiamo alloggiato al Peace Inn The Leshan Giant Buddha Branch. Le foto su booking.com non rispecchiano lo stato attuale dell’hotel, per una notte è stato okay ma solo perché abbiamo dormito in posti peggiori. La nota positiva è che si trova adiacente all’entrata del sito del Big Buddha. Secondo noi Leshan può essere vista in giornata da Chengdu.
GUILIN
Guilin è una città della Cina meridionale, situata nella provincia di Guangxi, famosa per le colline calcaree carsiche che si stagliano sopra il fiume Li. È abitata da circa settecento mila persone, e può considerarsi, per gli standard cinesi, una piccola cittadina di provincia. Si trova a 500 chilometri a Nord-est di Hong Kong, ed è caratterizzata da un clima caldo umido.
Per questa zona avevamo altissime aspettative ma, si sa, al tempo non si comanda. Abbiamo trascorso, purtroppo, la maggior parte del nostro tempo in hotel ad aspettare che i temporali cessassero, qualcosa abbiamo visto lo stesso.
Cosa vedere nel centro di Guilin
Al centro della città si trovano due laghi, lo Shanhu (Cedar) e il Ronghu (Banyan), oltre ai resti di un fossato che in epoca medievale circondava la città. Simbolo di Guilin sono le pagode gemelle dette del Sole e della Luna, sul lago Cedar, che illuminate di notte creano uno spettacolo di luci e riflessi incredibili.
Numerosi sono inoltre i bellissimi ponti e camminamenti che collegano le rive agli isolotti che affiorano dai laghi. Anche solo passeggiare su di essi trasmette una bella sensazione di serenità.
Guilin è relativamente piccola e molti dei luoghi per lo shopping sono situati lungo la via Zhongshan, una delle strade principali del centro città, dove si può trovare dell’artigianato locale, come dipinti e ventagli, negozi di te, e ristoranti perlopiù da turisti.
L’Edificio Bagui si trova di fronte alla piazza centrale ed è molto popolare tra i ragazzi del posto, dove possono trovare vestiti e borse considerati alla moda a prezzi ragionevoli. Sotto la piazza c’è anche un mercato sotterraneo chiamato “Piccola Hong Kong”, dove vengono venduti vestiti e altri oggetti di scarsa qualità.
Guilin possiede una delle più spettacolari topografie carsiche al mondo, e anche in città si possono trovare, un esempio è la Collina della Proboscide dell’Elefante. Conosciuta anche con il nome di Collina dell’Elefante, si trova alla confluenza del fiume Li e fiume Taohua, nell’area centro-sud di Guilin. La Collina è il simbolo della città e del suo magnifico paesaggio.
Tra la proboscide dell’elefante e il suo corpo si trova una grotta rotonda, che somiglia ad una luna piena che si appoggia sull’acqua, chiamata appunto Grotta della Luna sull’Acqua. Sulle pareti interne ed esterne della grotta ci sono molte incisioni, la più famosa delle quali è una poesia di Lu You, uno dei quattro poeti più noti della dinastia dei Song Meridionali (1127-1279).
Altra grotta su questa collina è la Grotta dell’Occhio d’Elefante chiamata così poiché situata proprio dove dovrebbe esserci l’occhio dell’elefante. La grotta offre un’ottima vista del paesaggio circostante.
La crociera sul fiume Li
L’attrattiva più nota e che davvero vale il viaggio fino a Guilin è la crociera sul fiume Li. Se stai programmando un viaggio in Cina non puoi proprio perdertela.
Anche per quest’attività ci sono molte opzioni che differiscono principalmente dal comfort offerto dalle barche. Noi abbiamo optato per una crociera a 3 stelle, economica e confortevole, acquistando il tour direttamente dal nostro hotel. Il pacchetto pagato circa 35€ a persona includeva il transfer dall’hotel al punto di partenza della crociera, il te e la navigazione di 4 ore sul fiume Li.
Praticamente ogni hotel offre dei pacchetti di questo tipo, e ti consigliamo di acquistarlo direttamente dal tuo alloggio. In città non si trovano molte agenzie.
Sulla crociera non c’è molto da aggiungere, la lente navigazione sul fiume Li offre dei paesaggi incredibili. Verso la fine, mi raccomando, girati e scatta l’iconica foto con la banconota da 20 Yuan; le colline calcaree sono così belle da essere state impresse su questa banconota. Capire esattamente quali siano sarà facile in quanto sarai circondato da persone trepidanti con i contanti in mano. Altrimenti maps.me correrà in tuo aiuto, nella mappa è indicato il punto esatto dove scattare la foto. Una volta arrivato a Yangshuo fai un giro per la cittadina e pranza in uno dei tanti ristoranti tipici. Il paese è davvero delizioso, forse uno dei posti più belli e caratteristici visti durante i nostri 15 giorni in Cina.
Per ritornare a Guilin puoi prendere un autobus, la stazione si trova a una mezzora di cammino da Yangshuo, e le corse sono molto frequenti. Il costo del biglietto si aggira intorno ai 4,50€ a testa. In alternativa ci sono dei taxi, più costosi, che ti aspettano appena sceso dalla barca.
Dove dormire a Guilin?
Per l’ultima sistemazione abbiamo scelto il Travel light Inn Guilin, un ottimo hotel situato leggermente fuori dal centro. I ragazzi parlano un ottimo inglese e sono molto preparati sulle attrattive della zona, consigliandoci anche un buonissimo buffet vegetariano.
Costi di un viaggio in Cina
Quanto costa un viaggio in Cina? Nel nostro viaggio di 15 giorni in Cina abbiamo speso esattamente 612,62€ a testa, con una media giornaliera di 47,12€. Il totale include gli alloggi, i pasti, le attrazioni e gli spostamenti. Avendo più tempo a disposizione si possono evitare i treni veloci che alzano il valore del viaggio. Inoltre ti consigliamo di prenotare con largo anticipo gli hotel così da risparmiare maggiormente, noi abituati al Sud-est asiatico dove prenotiamo anche il giorno stesso siamo rimasti un po’ “fregati” sotto questo punto di vista. Se sei un viaggiatore particolarmente attento che entra solo nelle attrazioni gratuite puoi spendere anche meno. Al contrario, se cerchi un po’ più di comfort e spostamenti frequenti il budget complessivo può alzarsi anche a 100€ al giorno.
In linea generale viaggiare in Cina non è affatto costoso, in particolar modo le attrazioni, la metro e il cibo sono davvero molto economici.
Pulizia e sicurezza in Cina
Un’altra domanda che ci è stata fatta riguarda la pulizia e la sicurezza in Cina. Partiamo dal presupposto che la Cina ha una cultura totalmente differente dalla nostra sotto ogni punto di vista. Possiamo affermare che è un paese pulito e fin troppo sicuro. Purtroppo ancora oggi ci sono tantissimi pregiudizi riguardo alla pulizia del popolo cinese. Per certi versi potrebbero sembrare sporchi in quanto mangiano spesso con le mani cose che ai nostri occhi sono poco appetibili come zampe di gallina o interiora varie, o perché sputano per terra. Ma non lo fanno tutti, e non bisogna assolutamente generalizzare la cosa.
Detto questo gli alloggi, i ristoranti e i bagni pubblici che abbiamo visitato erano molto puliti, a differenza per esempio del vicino Giappone dove molto spesso la pulizia dei ristoranti lasciava al quanto a desiderare.
Per quanto riguarda la questione sicurezza, beh, la Cina è super sicura. Le telecamere di video sorveglianza sono ovunque, all’entrata di ogni stazione metro o treno, e all’entrata di ogni sito attrattivo si passa sotto ai raggi X con annesso controllo passaporto.
Ricordiamoci che ogni volta che visitiamo un Paese siamo ospiti, e dobbiamo adattarci ai loro usi e costumi, per quanto siano totalmente discordanti con il nostro modo di vedere le cose.
Itinerario di 15 giorni di viaggio in Cina
Le cose da fare in un viaggio in Cina sono talmente tante che non basterebbe una vita per visitare l’intero paese. Con sole due settimane a disposizione puoi seguire il nostro itinerario. Ti lasciamo anche qualche cosa in più da vedere, magari sarai più fortunato con il meteo. Questa è solo una linea guida, sta a te personalizzarlo come meglio credi.
Pechino
Giorno 1
A qualunque ora arriverai a Pechino ti consigliamo di riposarti, visitare i dintorni dell’hotel e mangiare qualcosa. I prossimi giorni saranno belli intensi.
Giorno 2
Visita di piazza Tienanmen, Città Proibita e Parco Jingshan. Se lo vuoi in zona c’è anche il mausoleo di Mao Zedong (chiude verso le 11) e il Museo nazionale della Cina.
Giorno 3
Partecipa ad un tour per la Grande muraglia cinese, in alternativa puoi prendere un bus o un taxi ma se non vuoi sbattimenti opta per l’opzione proposta. Al pomeriggio fai un giro per i tipici Hutong e il quartiere Wangfujing. Ti consigliamo di aspettare il calare della sera poiché il mercato notturno di Wangfujing è un luogo molto vivace dove è possibile assaggiare cibi bizzarri come stelle e cavallucci di mare, serpenti, ragni, scorpioni e scarafaggi.
Giorno 4
Palazzo d’estate, considera almeno 3 ore di visita più un’ora per arrivarci dal centro di Pechino. Torna in città e visita il quartiere attorno alla Torre della campana e Torre del Tamburo, una zona piena di ristoranti, locali e negozi.
Giorno 5 (spostamento notturno)
Se decidi di prendere il treno notturno verso sera, come abbiamo fatto noi, avrai ancora più di mezza giornata per esplorare Pechino. Potresti valutare queste tre opzioni.
Opzione 1
Tempio del Cielo, o Tian Tan, oltre ad essere il tempio più importante di Pechino, viene considerato anche uno dei luoghi sacri più importanti di tutta la Cina. Ha una superficie di 273 ettari all’interno dei quali si trovano diversi edifici dedicati al Dio del Cielo.
Dedica la mattinata alla visita del Tempio, e dopo pranzo torna in hotel per il recupero bagagli e dirigiti in stazione.
Opzione 2
Il Tempio dei Lama è il tempio buddista tibetano più importante che esiste fuori dal Tibet, ed è il più famoso di Pechino. Costruito nel XVII secolo per il principe Yongzhen, nel 1744, il Tempio dei Lama diventò un importante monastero per i monaci lama. Oggi è divenuto il rifugio spirituale di alcuni monaci mongoli che dedicano la loro vita allo studio dell’astronomia e della medicina.
Dedica la mattinata alla visita del Tempio, e dopo pranzo torna in hotel per il recupero bagagli e dirigiti in stazione.
Opzione 3
Questa è l’opzione scelta da noi, dettata dal fatto che dovevamo incontrarci con altri ragazzi incontrati in Cina. Goditi una passeggiata attraverso l’affascinante e contemporanea area del CBD (Beijing central business district) sede del Place Mall, del CCTV Building e del Silk Market. Il Mercato della Seta è un centro commerciale a cinque piani dove sono esposti e conservati più di 1700 piccole bancarelle. Dopodiché prendi la metro per il Panjiayuan antique market (nome cinese), situato nel sottodistretto di Panjiayuan, distretto di Chaoyang. È il più grande e famoso mercato di arti, artigianato e antiquariato della città; noto anche come The Dirt Market.
Dedica la mattinata alla visita del quartiere e dei mercati, e dopo pranzo torna in hotel per il recupero bagagli e dirigiti in stazione.
Giorno 5 (spostamento giornaliero)
Se decidi di partire al mattino preparati per passare l’intera giornata in treno, Xi’an dista più di mille chilometri da Pechino. Arrivo in città verso sera, sistemazione in ostello e cena.
Xi’an
Giorno 6
Sia che tu decida di spostarti con il treno notturno o con quello diurno, la mattinata del sesto giorno la dedicherai alla visita dell’Esercito di Terracotta. Torna in città e perditi nel quartiere musulmano di Huiminjie dove potrai sfondarti di buonissimo ed economico cibo, nonché passeggiare tra i caratteristici vicoli del sobborgo. Verso il calar del sole vai verso le antiche mura di Xi’an, goditi il tramonto e l’accensione delle lanterne rosse.
Chengdu
A Chengdu ti consigliamo di rimanere un paio di notti ed evitare il soggiorno a Leshan, che a noi proprio non è piaciuta. Dopo esserci stati questa ci sembra l’opzione migliore.
Giorno 7
Da Xi’an prendi un treno per Chengdu. Una volta arrivato in città potresti visitare il Chengdu People’s Park, un parco pubblico ideale per rilassarsi e osservare la vita quotidiana dei residenti di Chengdu che praticano tai chi, giocano a mahjong o si godono un tè nel tradizionale “teahouse”. In alternativa al parco potresti visitare il Tempio Wuhou (Tempio del Marchese Wu) nella periferia Sud di Chengdu. È un tempio dedicato a Zhuge Liang, uno dei più famosi personaggi storici della Cina. La sera prova il famoso e piccante hot pot di Chengdu.
Giorno 8
Al mattino visita il centro di ricerca dei panda giganti, a quest’ora sono molto più attivi che al pomeriggio. L’area è molto grande e considera almeno una mezza giornata. Al pomeriggio torna in città e fai un giro per Jinli Street. Un’antica strada e una tappa obbligatoria per chiunque visiti Chengdu dove troverai negozi tradizionali, ristoranti, artigianato locale e spettacoli culturali.
Guilin
Premessa: abbiamo trascorso 5 notti a Guilin perché avevamo bisogno di uno stop dopo tanti mesi di viaggio e perché onestamente ci aspettavamo qualcosa di diverso, e un po’ ci ha delusi. Inoltre le piogge torrenziali ci hanno costretto in camera per la maggior parte del tempo. Dal giorno 11 è ciò che avremmo fatto se non avessimo avuto un budget ridotto e molta stanchezza addosso. Questa è la vita da backpackers!
Giorno 9
Prendi un treno verso le 8 del mattino e in circa 50 minuti sarai a Leshan. Visita il Buddha gigante, torna in stazione e vai verso Guilin. Fai attenzione agli orari perché l’ultimo treno è alle 14 (controlla gli orari sul sito trip.com). Arriverai in serata, quindi cena e riposati in ostello.
Giorno 10
Dedica la giornata alla visita di Guilin.
Giorno 11
Partecipa alla crociera sul fiume Li, che terminerà a Yangshuo. Dopo un giro per la cittadina torna a Guilin.
Zhangjiajie
Giorno 12
Il mezzo più veloce per arrivare a Zhangjiajie è l’aereo, il treno è sconsigliato in quanto non arriva direttamente in città. Sebbene sia ben collegata con le principali città cinesi, il numero dei voli diretti è molto limitato, varia a seconda della stagione e del giorno di partenza. Organizza quindi i giorni precedenti in base ai voli per questa città, sempre che tu la voglia vedere. Controllando sui vari siti i voli sono al mattino, e considerando uno scalo, ci vorranno 4 ore per raggiungere Zhangjiajie. Zhangjiajie si divide in tre zone principali: il Parco Forestale Nazionale, il monte Tianmen e il Gran Canyon di Zhangjiajie.
Al pomeriggio potresti visitare la zona del Monte Tianmen. In questo sito trovi informazioni utili a riguardo: https://www.viaggio-in-cina.it/zhangjiajie/attrazioni/montagna-tianmen.htm.
Giorno 13
La visita al Parco Nazionale Forestale di Zhangjiajie, situato a Nord-ovest della città e a circa 40 minuti di macchina dal centro, necessita di almeno 3 giorni. Con il tempo contato seleziona ciò che più sei interessato a vedere. Qui ti lasciamo una piccola guida alle sei zone.
Yuanjiajie: la zona più famosa e affollata, dove potete ammirare le famose montagne fluttuanti di Avatar.
Laowuchang: è una zona molto tranquilla, con scorci particolari. Suggerita se sei appassionato di fotografia.
Monte Tianzi: caratterizzato da picchi avvolti da nebbia e nuvole.
Yangjiajie: è una zona aperta di recente, dove è possibile fare trekking di difficoltà medio/difficile.
Yellow Stone Village: simile a Yuanjiajie, ma con paesaggi meno interessanti.
Gold Whip Stream: per una passeggiata più rilassante.
Giorno 14 (volo serale)
Se prendi un volo per Shanghai verso sera potresti avere ancora una giornata a disposizione per l’esplorazione del Parco Nazionale Forestale di Zhangjiajie. Arrivo a Shanghai la sera, sistemazione in hotel.
Shanghai
Giorno 14 (volo diurno)
Se opti per un volo diurno arriverai in circa un paio di ore a Shanghai. Visita la città.
Giorno 15
Rientro in Italia da Shanghai.
Shanghai – alternativa a Zhangjiajie
Giorno 12
Volo da Guilin a Shanghai. Sistemati in hotel e visita i dintorni.
Giorno 13
Inizia la visita della città dal Bund, famoso lungofiume che si affaccia sul HuangpuBund. Prosegui verso Nanjing Road la più famosa strada commerciale di Shanghai, una volta percorsa tutta arriverai a People’s Square, la piazza pubblica più grande della città. Situata lungo Nanjing Road, la farmacia Cai Tong De, è una farmacia di 4 piani che è stata aperta nel 1882 ed è dedicata alla medicina tradizionale cinese. Qui potrete acquistare anche prodotti tipici. Nel pomeriggio dalla piazza raggiungi il Giardino del mandarino Yu, dove troverai una Shanghai più autentica, ed infine nel tardo pomeriggio raggiungi il quartiere di Lujiazui. In questa zona si trova anche la Shanghai Tower, la seconda torre più alta del mondo.
Giorno 14
Dedica la giornata alla parte antica di Shanghai tra templi, musei e quartieri tradizionali. In mattinata visita i templi del Buddha di Giada e Jingan. Al pomeriggio potresti visitare il Museo di Shanghai, se non ti interessa puoi andare direttamente a Xin Tian Di, l’area pedonale dell’antico quartiere.
Giorno 15
Rientro in Italia da Shanghai.
Conclusione
Se sei arrivato fino a qui, ti ringraziamo di aver letto la nostra guida per un viaggio fai da te in Cina, speriamo ti sia stata utile. Un paese che ci è piaciuto molto, e che vale la pena di visitare almeno una volta nella vita. Ha una cultura millenaria, città gigantesche e paesaggi da togliere il fiato, l’unica “pecca” che abbiamo riscontrato è stato il cibo; la Cina non è un paese per vegetariani! Se hai altri dubbi scriviceli nei commenti. Xièxiè. 🤗