Cosa vedere a Kyoto

Kyoto

Kyoto fu capitale del Giappone per più di mille anni, infatti, Kyōto-shi significa letteralmente “Città capitale”. È conosciuta anche come la città dei mille templi, tappa imperdibile durante un viaggio in Giappone e una delle mete più amate dai turisti. 

Kyoto si trova sull’isola di Honshu, e ha quasi un milione e mezzo di abitanti. Durante la Seconda Guerra mondiale non ha subito particolari danni conservando quasi interamente il suo patrimonio architettonico e culturale, per questo è inserita nei siti Patrimonio UNESCO. Kyoto è un luogo unico in cui scoprire il Giappone più tradizionale e autentico. La città è fatta di case basse e stradine strette, con antichi quartieri, come Gion il quartiere delle geisha, e migliaia di tempi buddhisti. 

Ti consigliamo di visitare Kyoto con tranquillità, e di prenderti almeno 4 giorni per visitarla bene. Nonostante sia assalita da migliaia di turisti ogni giorno, i più visitano le solite attrazioni più famose lasciando spazio a quartieri e templi ancora poco battuti. 

Nelle prossime righe troverai consigli e informazioni utili: come spostarsi, cosa vedere a Kyoto dalla cose più famose a quelle meno turistiche, dove dormire e un suggerimento di itinerario. La città è dispersiva, e occorre avere un programma piuttosto definito.

Il video di cosa vedere a Kyoto

Cosa vedere a Kyoto in 7 giorni

Come spostarsi a Kyoto

Kyoto si trova al centro del paese ed è raggiungibile da qualsiasi zona del Giappone. Il mezzo di trasporto più utilizzato è sicuramente il treno, sia locale che veloce, come gli Shinkansen. Un’alternativa sono gli autobus, anche notturni, che consigliamo se vuoi risparmiare tempo e una notte in hotel. Kyoto, nonostante sia una grande città, non dispone di un aeroporto proprio e si appoggia all’aeroporto internazionale del Kansai. 

Kyoto è una grande e dispersiva metropoli, e spesso le cose da vedere sono lontane l’una dall’altra. Tuttavia, a nostro parere, camminare è stata l’opzione migliore ed economica. La città è meravigliosa, e in un attimo si fanno 20 km o più senza nemmeno accorgersene. Logicamente alcuni luoghi, come la foresta di bambù di Arashiyama, sono lontani dal centro e non si raggiungono a piedi, occorre quindi prendere dei mezzi di trasporto. Ti consigliamo perciò di utilizzare la metropolitana di Kyoto. Ha solo due linee: la Karasuma Line (verde) che da Sud, passa per la stazione dei treni e va verso Nord, e la Tozai Line (rossa) che va da Ovest a Est, e poi a Sud. Le due linee si incrociano alla fermata Karasuma Oike. La metro è poco affollata e più veloce degli autobus, ma non arriva ovunque. 

Al contrario i bus coprono tutta la città, ma sono sempre molto affollati e potresti fare anche più di mezz’ora in piedi nella calca. Noi, durante il nostro soggiorno di una settimana a Kyoto, non li abbiamo mai usati. Oltre alle linee della metro ci sono anche le linee ferroviarie che portano alle attrazioni più distanti come al Fushimi Inari. Il taxi è ideale se sei in compagnia di altre 3/4 persone, il prezzo a testa sarà poco più della corsa in autobus.

Cosa vedere a Kyoto

Kyoto, dopo Tokyo, è probabilmente la destinazione più gettonata del Giappone. Conserva un’anima tradizionale ed autentica; tra i vicoli dei quartieri storici potrai vedere, con molta fortuna, le geisha, scoprire piccoli giardini zen, sale da tè, visitare santuari e templi dorati, camminare sotto a migliaia di torii rossi. Il centro moderno di Kyoto non colpisce particolarmente, ma basta fare pochi passi per trovare scorci e angoli rimasti fermi nel tempo, e una natura perfetta. 

Se non hai tanto tempo a disposizione puoi partecipare ad un free tour di Kyoto: prenota gratuitamente attraverso questo link.

Le cose da fare e vedere a Kyoto sono davvero tantissime ed è impossibile raccoglierle tutte in un articolo, quindi nelle prossime righe ti suggeriamo gli highlights della città. 

Info e costi, che possono variare nel tempo, li trovi sempre aggiornati schiacciando nei link collegati ai siti ufficiali.

Kinkaku-ji o Padiglione d’Oro

Uno degli highlights di Kyoto è il Padiglione d’Oro, o Kinkaku-ji, e una visita della città non può che non iniziare da qui. È un tempio buddhista, uno degli edifici più famosi e visitati di tutto il Giappone che ogni anno attira milioni di visitatori da tutto il mondo. Il tempio è situato al centro di un laghetto inserito in un contesto incantevole. L’edificio si sviluppa su tre piani, ognuno dei quali è realizzato secondo un diverso stile architettonico. 

La sua caratteristica, da cui deriva il nome, è quella di essere completamente ricoperto da foglie d’oro, ad esclusione della parte inferiore. Questo metallo prezioso ha un valore simbolico di purificazione, inoltre, a seconda di come i raggi del sole lo colpiscono, si creano dei giochi di luce e riflessi nello stagno davvero belli. Il tempio di Kinkaku-ji è un sito patrimonio UNESCO. 

La struttura attuale è del 1955, ma la sua costruzione risale al 1397. Inizialmente era adibito come villa per lo shogun Ashikaga Yoshimitsu, ed in seguito alla sua morte fu convertito a tempio Zen.

Come arrivare

Al Padiglione d’Oro arrivano direttamente gli autobus delle linee 101, 102, 204, o 205. Se alloggi nella zona di Enmachi station (fortemente consigliato), in circa mezz’ora potrai arrivarci a piedi. 

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Kinkaku-ji o Padiglione d’Oro

Santuario Kitano

Ad un chilometro dal Padiglione d’Oro si trova il santuario Kitano. È un tempio dedicato allo spirito malvagio di Sugawara no Michizane, un uomo politico, poeta e consigliere degli imperatori Uda e Daigo. La leggenda narra che questo spirito sia propizio nello studio, infatti moltissimi studenti si recano qui per pregare soprattutto nei periodi degli esami o durante le gite scolastiche. Questo santuario nacque nel 947 per placare l’ira di questo spirito, diventando poi la divinità Tenjin, santo patrono degli studenti. Oltre al santuario, goditi una passeggiata nel parco contornato da alberi di acero, ciliegi e susini, gli alberi preferiti dalla divinità a cui è dedicato il tempio. L’ingresso è gratuito.

Myoshin-ji Taizo-in

Questo è un piccolo gioiellino, relativamente poco turistico e che vale assolutamente la pena visitare se sei appassionato di cultura zen. All’interno del complesso di Myoshin-ji si trova il piccolo tempio buddhista di Taizo-in.

È un luogo perfetto in cui meditare, partecipare alle cerimonie del tè o esercitarsi nello shodo, l’arte della calligrafia giapponese. Il tempio Taizo-in è famoso per i suoi due splendidi giardini. Il primo, Motonobu-no-niwa, è un giardino in stile “paesaggio secco” (karesansui), caratterizzato da formazioni rocciose che evocano scenari naturali, come le scogliere dell’isola di Horai. La vegetazione, composta da alberi sempreverdi e fiori profumati come la camelia, arricchisce il panorama.

Il secondo giardino, Yoko-en, aggiunto negli anni Sessanta, offre uno spazio per passeggiare e rilassarsi, con un lago e fiori variopinti che creano un’atmosfera incantevole, interrotta solo dal suono delle cascate. Inoltre, il tempio ospita opere d’arte, tra cui il Hyonenzu, il più antico dipinto ad inchiostro del periodo Muromachi, realizzato dal pittore Josetsu, considerato un’innovazione per il suo tempo. Dal Santuario Kitano dista mezz’ora a piedi.

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Giardino Yoko-en

Kiyomizudera

Il Kiyomizudera è un tempio risalente all’VIII secolo, prima che Kyoto diventasse la capitale del Giappone. Dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 1994, è uno dei templi più famosi del paese, ancora legato alla setta buddhista Hosso. L’attuale complesso, però, è stato ricostruito nel 1633 per volere dello shogun Tokugawa Iemitsu. Il nome “Kiyomizudera” significa “acqua chiara”, in riferimento a una cascata all’interno del tempio. Una curiosità è che “saltare dalla veranda a Kiyomizu” è un’espressione giapponese che indica un grande passo, legata a una tradizione del periodo Edo, in cui si credeva che chi saltava con successo dalla veranda avrebbe visto esaudito il proprio desiderio; questa pratica è stata poi vietata a causa di incidenti. Essendo una meta davvero molto turistica, evita le ore di punta e cerca di arrivare al mattino presto o un paio di ore prima dell’orario di chiusura.

Come arrivare

È raggiungibile in circa 15 minuti di autobus dalla stazione di Kyoto, le fermate più vicine sono quelle di Kiyomizu-michi o Gojo-Zaka. Da qui con altri 15 minuti a piedi si arriva al tempio. Dalla stazione JR di Kyoto prendere il bus 206 e scendere alla fermata Gojozaka, in alternativa il 100 diretto a Kiyomizu-dera Gion/Ginkaku-ji.

Kiyomizudera
Il complesso del tempio Kiyomizudera


Sannenzaka e Ninenzaka

Le stradine di Ninenzaka e Sannenzaka sono dei vicoli che evocano atmosfere nostalgiche, con dimore tradizionali, sale da tè, locande e botteghe che sembrano provenire da un’epoca passata. Gli alberi di ciliegio attirano visitatori durante la fioritura, ma la zona è sempre viva grazie a diverse attrazioni nei dintorni come il santuario Yasaka, il Parco Maruyama, e i templi Kiyomizudera e Kodai-ji.

A dominare lo sfondo del viale Ninenzaka c’è la Pagoda Yasaka-no-to, alta 5 piani, un’altra attrazione turistica del quartiere. Ninenzaka fu costruita nell’807 e oggi ospita caffetterie, ristoranti, e botteghe dove poter acquistare souvenir e prodotti locali, o assaggiare qualcosa di tipico. La strada si sviluppa in leggera pendenza offrendo dei bellissimi scorci dove scattare delle bellissime fotografie, infatti, vedrai molto spesso turisti in kimono in posa. Se lo desideri puoi affittare anche tu questi abiti tradizionali in uno dei tanti negozi lungo la via.

Sannenzaka, invece, si tratta di un viale lungo 100 metri che conduce al tempio Kiyomizudera. La stradina è costeggiata da numerosi edifici storici che hanno fatto sì che l’area acquistasse il titolo di distretto storico protetto. Lungo Sannenzaka si trova anche il museo Kiyomizu Sannenzaka, tappa consigliata se sei un appassionato di arte giapponese. La galleria espone anche alcune opere di artisti del periodo Edo (1603-1868) e Meiji (1868-1912). 

Essendo questi due viali sulla strada per il tempio Kiyomizudera, il modo per arrivarci è uguale a quanto scritto sopra.

Kodai-ji

Il tempio Kodai-ji si trova nel distretto di Higashiyama, ed è un luogo che rende omaggio ad uno degli uomini più importanti della storia giapponese: Toyotomi Hideyoshi, colui che ha portato all’unificazione del paese e oggi venerato come una divinità. Fu costruito nel 1605 per volontà della moglie di Hideyoshi, Nene, che visse all’interno del tempio dopo la morte del marito, e ancora oggi le spoglie si trovano sepolte nel giardino del tempio accanto a quelle di Hideyoshi. Il Kodai-ji è simbolo di amore e un tempio della disciplina buddhista zen, cosa che si percepisce sia nelle sue strutture essenziali che nei suoi perfetti giardini. 

In passato il tempio è stato colpito da un incendio che ha distrutto gran parte delle strutture del complesso, ricostruite agli inizi del Novecento con linee semplici ma sofisticate.

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Dettagli al tempio Kodai-ji

L’area si compone di vari edifici come la sala Hojo, la sala centrale, e la sala Kaizando, luogo in cui la moglie Nene pregava per il marito, oggi ospita le statue raffiguranti i due consorti. Gli edifici principali sono circondati da due meravigliosi giardini che rispecchiano la filosofia zen del Tempio. Un giardino secco, impropriamente chiamato zen, formato da rocce e ghiaia che simboleggia l’oceano. L’altro giardino, invece, è più simile ad un giardino tradizionale giapponese con un laghetto al centro e delle lanterne in pietra. Sulla collinetta, un po’ appartato, si trova il mausoleo dei coniugi. 

Dalla zona attorno alle sale da tè e al mausoleo si hanno splendide viste sulla città e sul quartiere. Uscendo dal complesso si passa da una piccola ma fitta foresta di bambù, dove il sole filtrando crea dei giochi di luce magici. Successivamente attraverso una scalinata si arriva al piccolo museo Kodai-ji Sho (ingresso incluso nel biglietto), che custodisce alcuni tesori di proprietà del tempio ma nulla di eccezionale.

Kodai-ji dista pochi minuti dal tempio Kiyomizudera, quindi le indicazioni per arrivarci con i mezzi sono le stesse.

Il quartiere di Gion

Gion è uno dei quartieri più tradizionali di Kyoto, conosciuto per essere il distretto delle geisha. Le tipiche case di legno dai tetti bassi caratterizzano questo luogo, dove trovare negozi, ristoranti, e ochaya, le case da tè. È proprio in queste sale che le geiko (geisha in dialetto di Kyoto) e maiko (apprendiste geisha) intrattengono i loro ospiti con musica tradizionale e spettacoli. La zona di Gion più famosa è Hanami-Koji che va dalla Shijo-doori fino al tempio Kenninji. Un’altra zona di Gion molto suggestiva, soprattutto di sera, è Shirakawa, che si snoda lungo il canale Shirakawa, parallelo alla Shijo-doori.

Nelle vicinanze si trova il tempio di Yasaka, un santuario scintoista che custodisce diversi edifici, varie porte e un teatro. L’ingresso è gratuito. Ogni capodanno migliaia di persone vengono qui per festeggiare l’anno nuovo con varie celebrazioni tradizionali. Per arrivare prendi la metro e scendere alla fermata Gion.

Ti consigliamo di partecipare al free tour del quartiere di Gion dove scoprire le origini e i segreti dell’icona per eccellenza della cultura giapponese: le geisha. Prenota gratuitamente attraverso questo link.

Il quartiere di Pontocho

Pontocho si trova vicino al quartiere di Gion, sul lato opposto del fiume Kamogawa. È molto simile a Gion, ed è l’antico distretto delle geisha. È caratterizzato da stradine strette, e numerosi locali uno vicino all’altro dove fermarsi a cenare. Qui puoi trovare piatti economici come yakitori (pollo allo spiedo), okonomiyaki o yakisoba (frittatona di verza, pancetta e spaghetti alla piastra), ma anche ristoranti molto più costosi.

geisha
Dipinto che ritrae una geisha

Fushimi Inari

Non ha bisogno di presentazioni, ognuno di noi quando pensa al Giappone gli vengono in mente i migliaia di torii rossi del Fushimi Inari. Fushimi Inari è una meta che attrae milioni di visitatori per il suo singolare tunnel costruito con migliaia di porte torii dal color rosso acceso, che dal tempio conduce nella foresta fino alla cima del monte Inari, a quota 233 metri. La sua particolarità rende questo luogo unico, ed è assolutamente una cosa da vedere a Kyoto ed è gratuito.

Il Fushimi Inari è il più importante dei santuari dedicati al kami Inari, la divinità del riso e della fertilità. Ha origini antichissime, si pensa infatti che sia stato costruito prima che la capitale venisse spostata a Kyoto, nel 794, mentre gli innumerevoli torii rossi sono stati tutti donati nel corso dei secoli, sia da persone singole, famiglie, che aziende giapponesi come segno di devozione in cambio di protezione e buona sorte.

Come arrivare

Si trova di fronte alla stazione JR Inari, a solo cinque minuti dalla stazione di Kyoto sulla linea JR Nara.

Fushimi Inari
I torii rossi del Fushimi Inari

Foresta di bambù di Arashiyama

Arashiyama è un piccolo e tranquillo sobborgo situato nella periferia occidentale di Kyoto. Il motivo per cui questo luogo è così conosciuto è la bellissima foresta di bambù, situata a pochi passi dal tempio Tenryu-ji e il bellissimo giardino Sogenchi Teien (da visitare secondo noi). Solitamente santuari e templi sono vicini a foreste di bambù in quanto questa pianta è considerata un simbolo di forza, in grado di tenere lontani gli spiriti malvagi.

La foresta è formata da bambù altissimi che lascia spazio ad un sentiero nel mezzo dove scattare l’iconica fotografia. Il sole che filtra tra le chiome e il vento che soffia muovendo gli alberi creano un’atmosfera magica.

Per raggiungere la foresta e la strada principale di Arashiyama occorre attraversare il ponte Togetsukyo, sul fiume Katsura. Dal fiume partono dei tour in barca che ti permetteranno di ammirare l’area da un’altra prospettiva. Un’alternativa alla barca è il treno Sagano Romantic Train, che parte dalla stazione Saga-Arashiyama fino a Kameoka passando attraverso bellissime foreste di bambù e aceri di Kyoto, offrendo splendide viste sul fiume. Un giro sul treno romantico è consigliato in primavera e in autunno, così da godere dei colori vivaci della natura.

Consiglio: cerca di arrivare verso massimo le 6.30, così da riuscire a scattare delle belle foto senza troppa gente. Noi siamo arrivati alle 7, e c’erano già un sacco di persone. Inoltre, non fermarti alla sola foresta ma cammina nei sentieri attorno (Arashiyama Park Kameyama Area). Onestamente passeggiare nei boschi vicini ci è piaciuto molto di più, si respira davvero una bella energia. Se hai voglia spingiti fino al monte Ogura così da godere di una vista meravigliosa su Kyoto; dalla foresta è circa una mezzora a piedi. I sentieri si trovano sia su Google maps, maps.me e ci sono anche gli appositi cartelli. L’accesso alla foresta di bambù è gratuito.

Come arrivare

Dalla stazione di Kyoto salire sui treni della linea JR Sagano, e scendere alla stazione Saga-Arashiyama. Dalla stazione, in circa un quarto d’ora, si arriva alla foresta di bambù. Sbagliare strada è impossibile, basta seguire il fiume di gente davanti a te.

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Il giardino Sogenchi Teien

Daikaku-ji

A 20 minuti a Nord della foresta di bambù di Arashiyama si trova Daikaku-ji, un tempio buddhista descritto nel libro “La Storia di Genji”, il primo romanzo della letteratura giapponese. Era un luogo amato dagli imperatori, e ancora oggi ospita uno dei più antichi giardini giapponesi del paese. Il tempio Daikaku-ji è spesso messo in ombra rispetto alla famosa foresta vicina, tuttavia è una delle cose da vedere a Kyoto. Qui troverai pochissimi turisti

Tra gli edifici principali del complesso c’è la Pagoda Shingyo, una pagoda colorata a pianta ottagonale che spicca vicina allo stagno Osawa. Fu realizzata per commemorare l’anniversario della scrittura del Sutra del Cuore da parte dell’Imperatore Saga. L’edificio è anche chiamato “Sala del Sutra del Cuore”, poiché al suo interno è custodito il più importante tesoro di Daikaku-ji: una copia del Sutra del Cuore scritta a mano dall’Imperatore Saga. Accanto alla sala c’è un piccolo museo Reihokan, dove in autunno e in primavera si tengono mostre in cui vengono esposti oggetti storici.

Noi abbiamo pagato solamente per entrare nel giardino (opzione migliore), che ospita la Pagoda e lo stagno Osawa. Il laghetto è circondato da alberi di ciliegio che in primavera creano uno spettacolo rosa bellissimo. Camminando verso il bosco si scorge una piccola foresta di bambù dove potrai scattare tutte le foto che vuoi senza nessuno.

Nishiki Market

Il mercato Nishiki di Kyoto è il più grande e storico della città, situato in centro e aperto ogni giorno. Qui potrai trovare una grande varietà di cibi, e immergerti nella tradizione gastronomica giapponese come un vero local. 

Nel mercato si respira un’atmosfera vibrante, con tante botteghe che affollano la lunga galleria coperta. I prezzi non sono proprio economici, ma vale la pena anche fare solo una visita e scattare qualche fotografia. Alcuni negozietti sono aperti da generazioni che conferiscono al mercato un sapore d’altri tempi. L’accesso al mercato è gratuito.

Il Nishiki Market si trova a pochi minuti a piedi dalla stazione Shijo, linea della metropolitana Karasuma. 

Castello di Nijo

Nel centro di Kyoto si trova il castello di Nijo, patrimonio UNESCO dal 1994. È un palazzo stupendo costruito nel 1603, e abitato dallo shogun Tokugawa Ieyasu. Tra le bellezze conservate al suo interno ci sono sicuramente le stanze del palazzo Ninomaru, ossia la residenza dello shogun. Una cosa curiosa del castello di Nijo è la presenza del famoso uguisubari, cioè il pavimento dell’usignolo, una sorta di antico sistema di allarme che segnalava eventuali intrusioni tramite delle speciali assi che, una volta calpestate, producevano un rumore simile al canto di un usignolo.

All’interno delle sue mura ci sono anche giardini e altri edifici, come il palazzo Ninomaru, i resti del palazzo Honmaru e due fortezze (Kuruwa). Il castello è uno dei monumenti storici più importanti della città, assolutamente una tra le cose da vedere a Kyoto.

Come arrivare

A pochi minuti a piedi dalla fermata Nijojo-mae, linea della metropolitana Tozai.

ciliegi in fiore
Ciliegi in fiore al Giardino nazionale Kyoto Gyoen

Palazzo imperiale di Kyoto

Il Palazzo fu la residenza della famiglia imperiale fino al 1868, anno in cui la capitale venne definitivamente spostata a Edo, l’attuale Tokyo. È immerso nell’enorme parco imperiale di Kyoto, che già da solo merita una visita, specialmente in primavera quando i ciliegi sono in fiore. 

Il Palazzo imperiale di Kyoto è un edificio di inestimabile valore storico, che negli è stato danneggiato più volte guerre e incendi sin dall’anno della sua costruzione, nel 794.

La struttura attuale risale al 1855, e tutto il complesso è racchiuso dentro le mura difensive. Al suo interno non c’è solo il palazzo principale, ma anche portali, padiglioni e il Giardino nazionale Kyoto Gyoen. Gli edifici si possono ammirare solo dall’esterno, mentre sono liberamente accessibili i bellissimi e perfetti giardini.

L’ingresso al Palazzo e ai giardini è gratuito, volendo si può prenotare in anticipo una visita guidata in inglese.

Come arrivare

A pochi minuti a piedi dalla fermata Imadegawa, linea della metropolitana Karasuma.

Il sentiero del filosofo (Tetsugaku no michi)

Il sentiero, o passeggiata, del filosofo prende il nome da Nishida Kitaro, uno dei più importanti filosofi giapponesi, che si dice praticasse meditazione ogni giorno lungo questa strada che lo portava ad insegnare all’università di Kyoto. Questo sentiero si trova nella zona Nord del quartiere di Higashiyama, che si snoda nei dintorni del tempio Ginkaku-ji per un paio di chilometri. È molto frequentato specialmente in primavera quando gli alberi di ciliegio in fiore, cerca di arrivare al mattino presto o verso sera così da incontrare meno gente. È una passeggiata davvero molto piacevole e rilassante, inseriscila in una delle cose da vedere a Kyoto.

Come arrivare

Prendi l’autobus 5 oppure 100 fino alla fermata Ginkakuji-mae.

Ginkaku-ji o Padiglione d’Argento

Il Ginkaku-ji, o padiglione d’argento, è uno dei templi più famosi di Kyoto. Fu costruito nel 1482, e in origine era la residenza privata dello shogun Ashikaga Yoshimasa, che si ispirò al più celebre Kinkaku-ji, il padiglione d’oro, realizzato dal nonno. Lo shogun voleva rivestire di foglie d’argento il palazzo, ma a causa della sua precoce morte, il padiglione rimase incompiuto. La residenza fu in seguito convertita in tempio zen. All’interno si trovano dei bellissimi giardini, uno di sabbia in classico stile zen, e un giardino di muschio dal quale si gode di una magnifica vista su tutto il complesso e sulla città.

Ginkaku-ji, o padiglione d’argento, si trova nei pressi del sentiero del filosofo. Ti consigliamo di abbinare la visita delle due attrazioni.

Cerimonia del tè

Non una cosa da vedere a Kyoto, ma sicuramente una cosa da fare. Il rituale del tè in Giappone, noto come Chanoyu, è un’arte raffinata che va oltre il semplice atto di bere tè. I partecipanti possono apprendere le tecniche e i principi di questo rituale, che enfatizza la semplicità, la calma e l’armonia. La cerimonia include una preparazione meticolosa del tè, momenti di contemplazione e interazione sociale, riflettendo valori come il rispetto e la gratitudine. Chanoyu rappresenta non solo un momento di convivialità, ma anche un profondo legame con la cultura e la spiritualità giapponese. La nostra esperienza l’abbiamo prenotata da qui.

cerimonia del te kyoto
Alla cerimonia del tè

Kyoto tower

Infine non puoi perderti Kyoto dall’alto. La Kyoto Tower, costruita nel 1964, con i suoi 131 m d’altezza è l’edificio più alto della città, e una delle strutture più moderne di Kyoto. Dal suo osservatorio la vista è spettacolare sopratutto verso il tramonto, per ammirare la città che si illumina con il calare della notte. Salire sulla Kyoto Tower è una pausa perfetta dal tour di templi e musei, o semplicemente per passare qualche ora all’insegna del relax.

Altre attrattive da vedere a Kyoto

Kyoto offre una vasta gamma di attrazioni storiche e culturali, richiedendo tempo per essere esplorate. Il distretto di Higashiyama è uno dei quartieri meglio conservati, ideale per immergersi nella Kyoto tradizionale, con strade di pietra e case in legno. Ishibei-koji è un vicolo pittoresco, perfetto per evitare le folle. Il Parco Maruyama è un ottimo spot per ammirare la fioritura dei ciliegi.

Per chi è interessato al giapponese, il Museo del Kanji è una tappa interessante, così come il Museo Internazionale dei Manga per gli appassionati. Kyoto è nota per i suoi numerosi templi, tra cui il Tofuku-Ji e il Ninna-Ji, famoso per i suoi giardini. L’Eikan-Do, con la sua Pagoda Tahoto, è noto per il suo spettacolare foliage autunnale, mentre il Santuario di Hachidai è un sito scintoista legato a storie di duelli di samurai.

Per un’esperienza più tranquilla, l’area di Sakyo, con i suoi edifici storici e paesaggi collinari, è consigliata. Lo Shisen-Do è un luogo di riflessione immerso in un bosco.

Le cose da fare e vedere a Kyoto sono ancora tantissime, ma credo che per un soggiorno di qualche giorno ciò che è suggerito sopra sia ampiamente sufficiente per riempirti tutte le giornate.

palazzo imperiale kyoto
Giardino del Palazzo imperiale di Kyoto

Dove mangiare a Kyoto?

Se non vuoi spendere troppo e mangiare cibo di buona qualità, ti consigliamo di andare nei supermercati verso l’orario di chiusura e approfittare degli sconti che vengono applicati sulle confezioni di tutti quei cibi che il giorno dopo non sarebbero più buoni.

Questa regola non vale solo per Kyoto, ma per tutto il Giappone. Troverai ottimo sushi, zuppe, tonkatsu, curry, panificati, e tanto altro. La catena migliore è: Hankyu OASIS. Anche i classici 7-Eleven, Lawson o Family Mart non sono affatto male, super apprezzati e consigliati anche dai giapponesi.

La scelta dei ristoranti è davvero ampia, ma possiamo consigliarti: Mimatsu, ristorante specializzato in udon, Curry house CoCo Ichibanya specializzato in ramen e curry. Ichiran è una catena che serve ramen a circa 5/6€ a porzione, la trovi anche a Tokyo e in altre zone di Kyoto.

📌​ La vera chicca è però il ristorante Hirobun che serve i nagashi sōmen, spaghetti molti sottili di grano tenero che vengono serviti freddi. I noodles arrivano attraverso dei tronchi cavi di bambù che riproducono un ruscello con l’acqua corrente, gli spaghetti vengono versati nella condotta in modo che corrano lungo il bambù e le persone lungo i lati possano catturarli con le bacchette.

Dove dormire a Kyoto?

Hotel Excellence Enmachi Ekimae si è rilevata un’ottima scelta, attaccato alla stazione della metro Enmachi. La struttura è pulita, camera confortevole dotata di ogni comfort, colazione semplice ma buona, acqua calda e fredda disponibili tutto il giorno. Il prezzo onesto, 40€ a notte con colazione, considerando la qualità e la posizione piuttosto centrale.

Itinerario classico di 4 giorni a Kyoto

Ecco un itinerario di 4 giorni a Kyoto che ti permetterà di esplorare alcune delle sue meraviglie più iconiche. Le combinazioni sono infinite, questa è una linea guida, personalizzalo come meglio credi.

Giorno 1

La prima parte di questa giornata dedicala ai templi nella parte Nord-occidentale di Kyoto, mentre il pomeriggio alla parte centrale. Parti al mattino con la visita del Kinkaku-ji, o padiglione d’oro, uno dei templi più popolari di Kyoto. A 20 minuti verso Ovest c’è il tempio Ryoan-ji, concediti del tempo ad ammirare il suo giardino zen, e poi prosegui, sempre a piedi, verso il Tempio Ninna-ji.

In alternativa dal Kinkaku-ji dirigiti al Santuario Kitano e al Myoshin-ji Taizo-in (uno dei templi più belli visti a Kyoto, soprattutto i piccoli giardini).

Nel primo pomeriggio dirigiti verso il centro di Kyoto, al castello di Nijo e poi al Nishiki Market per assaggiare qualcosa di tipico. Lì vicino ci sono anche un paio di strade dedicate allo shopping: Teramachi e Shinkyogoku.

Giorno 2

Svegliati presto e prendi il treno per la foresta di bambù di Arashiyama. Passeggia sui sentieri nei dintorni della foresta, e se hai voglia visita dei templi come il Tenryu-ji o Daikaku-ji. Ti consigliamo di passare in zona tutta la mattinata, e poi ritornare verso il centro, per o dopo pranzo.

Tra le cose imperdibili da vedere a Kyoto c’è sicuramente il tempio Kiyomizudera, e le vie storiche di Higashiyama come Ninenzaka e Sannenzaka che portano all’accesso del Kiyomizudera. Passeggia tra queste vie dal sapore retrò, e la sera visita il quartiere di Pontocho (di fronte a Gion). 

Giorno 3

Il terzo giorno potresti visitare ancora una parte del quartiere di Higashiyama. Ginkaku-ji, o padiglione d’argento, è uno tra i templi più belli di Kyoto. Dopo il tempio passeggia lungo il Sentiero del filosofo, un percorso lastricato che costeggia un canale, particolarmente affascinante in primavera con i ciliegi in fiore. Altri templi sempre nel quartiere di Higashiyama sono Nanzen-ji, Santuario Heian, tempio Chion-in e il Shoren-in. 

Dal tempio Chion-in cammina verso Sud ed entra nel parco di Maruyama. A poca distanza si trova il Santuario di Yasaka, e sempre continuando a Sud rispetto al parco, troverai il tempio Kodai-ji (imperdibile secondo noi).

Verso sera dirigiti nel quartiere di Gion per cenare, verso le 21 le geisha iniziano ad uscire dalle proprie abitazioni per andare al lavoro, con un po’ di fortuna potrai incontrarne una. Vietato fare foto o toccarle!

Giorno 4

Al mattino visita uno dei simboli del Giappone: il Fushimi-Inari. Dedica alla visita tutta la mattinata. Il pomeriggio potresti prendere parte ad una cerimonia del tè, o salire al tramonto sulla Kyoto Tower. Altrimenti visita il Palazzo imperiale di Kyoto e i suoi giardini. 

Se sei interessato alla guida generale, itinerari o ad altre città del Giappone, puoi dare un’occhiata qui.

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